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Siracusa. Forum-Sindaci su acqua pubblica: candidati a confronto

Diredazione SB

Apr 21, 2025

“Il Forum Provinciale Acqua Pubblica Siracusa ha organizzato un dibattito sulla gestione unica del servizio idrico. L’incontro si è svolto a Siracusa, nel salone della sede provinciale della CGIL, alla presenza del Coordinatore del forum regionale e dei due candidati alla presidenza del Libero consorzio, il Sindaco di Ferla, Michele Giansiracusa, e il Sindaco di Carlentini, Giuseppe Stefio.

Dopo i saluti del segretario generale della CGIL, Roberto Alosi, che ha evidenziato come la mancanza in questo ultimi 10 anni di un organismo di governo di area vasta abbia penalizzato maggiormente i territori più fragili e tutti i servizi pubblici, si è aperto il dibattito a partire dal modello di gestione. Le posizioni al riguardo erano note e rimangono distanti, tuttavia si evidenzia una reciproca volontà di collaborazione tra i rappresentanti istituzionali e il Forum provinciale al fine di offrire alla cittadinanza uno strumento di partecipazione e controllo dal basso. 

I Sindaci non rinnegano il loro passato che li ha visti, in qualità di Sindaco di Ferla e di Dirigente del Comune di Carlentini, impegnati accanto al Forum nella battaglia contro la gestione privata affidata a SAI 8 nel 2008, e successivamente tra le fila dei promotori del referendum per l’acqua pubblica del 2012. I due candidati attribuiscono la causa del loro ripensamento, che il forum ha definito un mero tradimento, alle mutate condizioni finanziarie di molti comuni alle prese con procedure di dissesto. Il coordinatore regionale del Forum Alfio La Rosa ha messo in evidenza la debolezza di tale giustificazione affermando che la difficoltà dei comuni a sostenere le spese di start up della gestione unica non sono state superate grazie ad ACEA, bensì grazie ai fondi PUBBLICI messi a disposizione dall’ ex ATO in liquidazione. Ha citato l’esempio dell’ATI di Agrigento, dove i Comuni non navigano certamente nell’oro, che ha affidato il servizio ad un consorzio pubblico provinciale. 

La Rosa ha ricordato che tutte le esperienze di gestione privata si sono caratterizzate per l’aumento delle tariffe e inalterata qualità del servizio. 

Al dibattito è intervenuto il rappresentante di Federconsumatori , Angelo Bazzano,che ha messo l’accento sul caro bollette e sulla scarsa qualità dell’acqua. Il rappresentante di Sinistra Italiana, Paolo Palumbo ha evidenziato il rischio di una tipica operazione di business che include anche l’ipotesi del fallimento del privato prima dell’avvio della stagione degli investimenti, con le conseguenze nefaste per le amministrazioni pubbliche. Il rappresentante del PCI, Marco Gambuzza, ha criticato l’ATI, e in particolare ul Sindaco di Siracusa, per aver approvato nel 2023, senza batter ciglio, l’aumento retroattivo delle bollette idriche dei tre anni precedenti. Lo stesso ha chiesto ai sindaci presenti di fornire dati sulla rete, in particolar modo sulla eventuale presenza di collettori di cemento-amianto ancora in esercizio. Il referente del forum di Melilli, Sebastiano Guastella, ha sollecitato i sindaci ad approfondire lo stato della grande falda acquifera di Priolo-Melilli-Augusta, ad alto rischio di inquinamento. Il portavoce del M5s, Giuseppe Mirabella, ha criticato il piano finanziario dell’ATI che sembra favorire una speculazione finanziaria in quanto prevede l’aumento del gettito, derivante dall’installazione dei contatori anche nei comuni della provincia, e inspiegabilmente anche un aumento della tariffa. Il segretario generale della Funzione Pubblica, Jose Sudano, ha messo in evidenza la correlazione tra il progetto di privatizzazione dei servizi e il lento e progressivo indebolimento degli enti locali. Il giornalista Antonio Landolfi della Civetta ha sottoposto ai sindaci una serie domande in forma scritta sulla quali il sindaco Giansiracusa si è riservato di rispondere per iscritto non appena edotto. Le domande del giornalista vertono sui criteri della selzione per l’incarico di direttore generale dell’ATI e sull’opportunità di nominare negli organismi di vigilanza di aretusacque cittadini indipendenti, ovvero non legati da rapporti politici/elettorali alla giunta comunale. Al dibattito erano, altresì, presenti, l’On. Raffaele Gentile, l’On. Paolo Ficara, L’ex Assessore Salvo Piccione, il Dott. Pino Bruno del direttivo della CGIL La Borgata, Gianni Rizzotto RSU del libero consorzio, Arch. Giusy Genovesi, segretaria provinciale del PD, Carmelo Garofalo, segretario della lega del Sindacato dei Pensionati della CGIL cittadina, Cetti Carbone, vice presidente del consiglio comunale di Siracusa e Gianmarco Lo Curzio della sez. Sanità di Federconsumatori. 

Nella conclusione hanno quindi risposto alle domande elaborate dalla commissione del forum che si riporta testualmente: 

“1) L’entità economica dell’affidamento e le criticità infrastrutturali e ambientali della rete pone la necessità di una vigilanza democratica sui progetti e sull’operato dell’Azienda di gestione. Alla luce del decreto di commissariamento del 19 Marzo che, di fatto, vìola le prerogative di rappresentanza degli amministratori locali e consolida una politica centralista e dirigista dell’Assessorato Regionale, ritenete di opporvi al decreto? E quali proposte avanzerete per favorire un controllo dal basso sulla qualità del servizio, sulle deliberazioni di spesa e sul piano tariffario?” 

In merito alla domanda n. 1, i Sindaci dichiarano all’unisono di non voler ricorre contro il decreto poiché sicuri che il mandato dei commissari sia limitato agli adempimenti finanziari previsti nella convenzione. Più specificatamente, secondo i Sindaci, i commissari si sostituiranno ai Comuni morosi al fine di regolarizzare il pagamento corrispondente alle quote azionarie secondo la ripartizione prevista dalla convenzione, accedendo ai fondi pubblici dell’ex ATO. Escludono che i commissari possano nominare rappresentanti dei comuni degli organi statutari di controllo e garanzia di Atetusacque. 

2) “Il modello interamente pubblico che il forum ha sempre rivendicato, oltre a escludere il lucro dalla gestione del servizio, garantisce un elevato standard di trasparenza basati sull’avviso pubblico per la selezione dei rappresentanti e del management dell’azienda e dei consulenti esterni. Il modello scelto dall’ATI non vincola la Aretusacque alle norme sulla trasparenza. Secondo notizie di stampa ci sarebbe già una intesa tra i Sindaci per la nomina di un esponente politico Siracusano al ruolo di Presidente di Aretusacque. Che notizie avete al riguardo e quale modalità di selezione proporrete al fine di evitare nomine di carattere squisitamente politiche che, spesso, non soddisfano i requisiti di competenza, esperienza e professionalità necessari per rappresentare o gestire un’azienda il cui piano economico finanziario sarà di 1 mld e 200 mln di euro?”

In merito alla domanda n. 2, entrambi i Sindaci ritengono tali notizie destituite di fondamento. Affermano di non essere informati di interlocuzioni politiche al riguardo ma riconoscono che non bisogna mai abbassare la guardia. Il Sindaco Stefio, si impegna a denunciare all’autorità giudiziaria ogni iniziativa promossa in violazione alle norme sulla trasparenza in materia di assunzioni e incarichi. 

“3) Attraverso le istanze di accessi agli atti, Il Forum ha chiesto in vano di ricevere l’offerta tecnica ed economica dell’aggiudicatario per favorire strumenti di analisi alla cittadinanza e ai cosiddetti corpi sociali della nostra provincia. Dichiarate la disponibilità di chiedere nel vostro ruolo di primi cittadini, di presidente e/o consiglieri del libero consorzio una copia dell’offerta tecnica – economica dell’unico soggetto privato che ha partecipato e vinto la gara? “

In merito al terzo punto entrambi i Sindaci hanno manifestato stupore per la risposta evasiva del RUP e si impegnano a richiedere la documentazione oggetto dell’istanza e a condividerla con il Forum.

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