Sarà mons. Salvatore Pappalardo, arcivescovo emerito di Siracusa, a presiedere il Pontificale, stamane, per la festa del Patrocinio di Santa Lucia, patrona di Siracusa.
La prima domenica di maggio si ricorda il miracolo del 1646 quando a Siracusa imperversava una carestia ed i siracusani chiesero aiuto alla patrona: dal mare arrivarono navi cariche di grano ed una colomba avvertì i fedeli riuniti in preghiera in cattedrale.
I festeggiamenti hanno preso il via, ufficialmente, ieri, sabato 3 maggio con la cerimonia della consegna delle chiavi da parte dei deputati al maestro di cappella e l’apertura della nicchia che custodisce il simulacro.
Oggi, domenica 4, alle ore 10:00, solenne concelebrazione eucaristica presieduta da mons. Salvatore Pappalardo, arcivescovo emerito di Siracusa.
Alle 12:00, il simulacro e le reliquie della Santa saranno portati in processione dalla cattedrale alla Chiesa di Santa Lucia alla Badia, dove rimarranno per l’ottavario. Durante il breve percorso avverrà il tradizionale lancio di colombe.
Un altro evento religioso, molto sentito, è la Festa di San Sebastiano a Melilli che, fin dalle prime luci dell’alba, stamane, ha richiamato migliaia di devoti e pellegrini da tutta l’isola. Questa celebrazione, nota anche come “A Festa i Maju”, affonda le sue radici in una leggenda del 1414 e si distingue per la profonda devozione popolare e le suggestive tradizioni che la caratterizzano.
La festa è profondamente radicata nella storia e nella fede della comunità melillese. Secondo la tradizione, nel 1414 una nave naufragò sull’isola Magnisi, e l’equipaggio attribuì la salvezza alla presenza di una statua di San Sebastiano a bordo. Il simulacro, miracolosamente, poté essere sollevato solo dagli abitanti di Melilli, che lo trasportarono in processione fino al paese, dando inizio alla venerazione del Santo Patrono.

I “nuri”, figure emblematiche della festa, rappresentano i devoti che, in segno di penitenza e devozione, partecipano alla processione vestiti di bianco con fascia rossa, correndo per le vie del paese. Il loro abbigliamento richiama l’iconografia popolare del Santo, spesso rappresentato nudo e trafitto dalle frecce del martirio.
Questa notte, la piazza e il corso principale di Melilli sono stati illuminati per accogliere i pellegrini che sono arrivati a piedi dai paesi vicini.
Alle 4:00 di stamattina, tra scampanii e fuochi d’artificio, è stata aperta la Basilica. Intorno alle 6:00 del mattino, sono arrivati i “nuri” di Melilli, seguiti da quelli di Sortino e Solarino: uomini, donne e bambini vestiti di bianco con fascia rossa a tracolla, che testimoniano la loro fede con un cammino penitenziale.
Alle 10:00, il simulacro di San Sebastiano, posto sopra l’artistico fercolo argenteo, fa la sua tradizionale uscita dalla Basilica.
La processione percorre le vie del centro storico, concludendosi in serata con il rientro del simulacro nella Basilica, accompagnato da tamburi, musici e sbandieratori, e da un grandioso spettacolo pirotecnico.
Durante l’ottavario (dal 5 all’11 maggio) la Basilica diventa meta di pellegrinaggi organizzati dalle parrocchie consacrate o fedeli al “Bimartire” provenienti da tutta la provincia, e si svolgono numerose veglie di preghiera.
I due eventi straordinari di oggi saranno trasmessi, in diretta, da Siracusa e da Melilli, a partire dalle 10 e 30, sulla pagina Facebook di Telecittà news e, in TV, su Sesta Rete, Canale 81 per tutta la Sicilia.
La Festa di Santa Lucia a Siracusa la Festa di San Sebastiano a Melilli sono due eventi aperti a tutti, credenti e non. È un’occasione per immergersi nella cultura e nelle tradizioni siciliane, assistere a riti religiosi solenni e ammirare la bellezza dei luoghi del territorio. La partecipazione alle processioni e alle celebrazioni permette di vivere un’esperienza unica e di profonda spiritualità.