Nel pomeriggio si è verificato un nuovo incendio presso l’impianto di stoccaggio rifiuti ECOMAC, situato in contrada San Cusumano ad Augusta. Si tratta del terzo episodio in meno di due anni, con l’ultimo risalente a poco più di un mese fa. Anche in quell’occasione, come nel 2022, si era sollevata una densa nube nera contenente diossine e furani, con ricadute nei centri limitrofi.
Questa volta, fortunatamente, l’incendio è stato prontamente domato intorno alle 20:30, grazie all’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile di Priolo Gargallo, che ha individuato la nube di fumo durante un servizio antincendio. La Prefettura di Siracusa, guidata da Chiara Armenia, ha confermato che la situazione è sotto controllo e non si è reso necessario adottare misure precauzionali come la chiusura di strade o il rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine.
L’ARPA ha escluso la necessità di ulteriori misure di cautela, ritenendo l’evento circoscritto. Tuttavia, resta alta l’attenzione da parte delle autorità locali, con i sindaci di Augusta, Priolo e Melilli in costante contatto con la Prefettura.
Il Presidente del Libero Consorzio di Siracusa, Michelangelo Giansiracusa, ha espresso gratitudine per la professionalità e la dedizione dimostrata da tutte le strutture coinvolte, sottolineando l’importanza del coordinamento istituzionale per la gestione dell’emergenza.
Nonostante le rassicurazioni, desta preoccupazione il ripetersi di incendi in un impianto già al centro di polemiche e vertici istituzionali. Le parole dell’ex prefetto Signer — “mai più un’altra ECOMAC” — risuonano oggi con rinnovata urgenza.
La reazione politica: il PD chiede interventi immediati
La Segreteria Provinciale del Partito Democratico di Siracusa ha espresso profonda preoccupazione per l’ennesimo rogo sviluppatosi all’interno dello stabilimento ECOMAC, denunciando una persistente mancanza di sicurezza nella gestione dell’impianto e nei protocolli di prevenzione incendi. Il partito sottolinea il grave rischio ambientale e sanitario per la popolazione, aggravato dalla vicinanza dell’impianto ad altri stabilimenti industriali.
In una nota ufficiale, il PD ha definito “inaccettabile” che il territorio continui a essere esposto a simili emergenze senza risposte concrete. Per questo, ha avanzato richieste precise:
- Lo sgombero immediato di tutti i rifiuti presenti nello stabilimento
- La bonifica integrale e urgente dell’area
- L’adozione di misure di sicurezza strutturali per evitare nuovi episodi
La Segreteria ha inoltre annunciato l’invio di una formale richiesta di incontro con la Prefetta di Siracusa, per sollecitare azioni rapide e coordinate, con monitoraggi costanti sull’intera area industriale.