Siracusa, 5 Settembre 2025. A cento giorni dall’apertura del Centro comunale di raccolta di rifiuti di via Luciano Rinaldi a Cassibile, il comitato “NO CCR” nato per contrastare la violazione della privacy, la riduzione della qualità di vita, la lesione del diritto alla salute e i rischi determinati per l’incolumità da parte dell’Amministrazione comunale di Siracusa si è riunito per fare il punto della situazione, nelle more del percorso giudiziario iniziato con la denuncia alla Procura della Repubblica di Siracusa dello scorso 31 maggio.
Anzitutto, il comitato ha preso atto della delocalizzazione del CCR di via Lauricella alla Pizzuta in via Carancino a Belvedere sulla base dei presupposti della protesta sociale e dello spostamento di una struttura di conferimento di rifiuti da una posizione eccessivamente vicina alle abitazioni dei cittadini.
“Consapevoli che le ragioni di “igiene pubblica” che hanno indotto l’Amministrazione – dichiara Josetta Raudino, portavoce del comitato No Ccr – a rivedere le sue iniziali determinazioni sono ben più gravi in via Luciano Rinaldi, dove peraltro insiste anche uno studio medico frequentato da numerosi pazienti fragili, i componenti del comitato hanno chiesto un incontro al sindaco con pec del 22/08/2025 a cui il primo cittadino, dopo due settimane, non si è degnato di rispondere, fattispecie che mette in risalto – più che l’indole al dialogo – la pervicace volontà di trattare situazioni uguali in maniera disuguale, creando una disparità di trattamento.”
Nel mese di agosto, le esalazioni odorigene nauseanti causate dalla tipologia di rifiuti conferita, che spesso conserva residui alimentari nelle plastiche accettate dagli operatori della ditta appaltatrice, sono progressivamente aumentate, rendendo l’aria irrespirabile – in funzione di orientamento dei venti e temperature – per i residenti e per i pazienti che frequentano lo studio per le loro visite mediche.
“Dalle finestre di casa, – spiegano i cittadini – i residenti non vedono alcun servizio di pulizia di contenitori e spazi del CCR da parte della ditta appaltatrice. Peraltro, a essere violata, non è solo la privacy dei residenti, ma anche quella degli operatori ecologici, in quanto l’assenza di distanza della struttura, rende espliciti dati personali, abitudini di vita, condizioni lavorative, amicizie con consiglieri comunali, arrivati ad usare la struttura anche come luogo di transito per andare al gabinetto.”
Il comitato, inoltre, segnala lo sversamento di olio vegetale sull’area del CCR e denuncia l’utilizzo del centro per attività di riuso con cittadini che vengono a prelevare materiali di loro interesse con la disponibilità degli operatori e in contrasto con le autorizzazioni del centro che non è un centro di riuso.
A seguito dei tre incendi intervenuti su strutture del tipo CCR in Sicilia nel corso dell’estate, il comitato ha anche indirizzato una pec ai Vigili del Fuoco di Siracusa lo scorso 31/05/2025 per porre alla loro attenzione che, a differenza di ogni altra struttura di conferimento dei rifiuti, quella di via Rinaldi non ha alcuna distanza dalle abitazioni e quindi il rischio è maggiore. Il comitato resta in attesa di una risposta.
L’incontro è stato integrato dall’analisi della perizia di variante che regola il capitolato di appalto del servizio di igiene urbana da cui emergono difformità anche rispetto alla stessa gestione del CCR di Cassibile, dove era previsto un solo operatore, invece ce ne sono due, con maggiori oneri per la cittadinanza, peraltro con vestiario non idoneo rispetto alle mansioni svolte.
“Il CCR di via Luciano Rinaldi – concludono gli esponenti – rappresenta un luogo di illegalità diffuse rispetto ad un contesto, quello di Cassibile, che non sorprende da questo punto di vista se si considera che, sempre nel 2023, sono state conteggiate sulle spalle della collettività in variante 50 mila euro per una tariffazione puntuale mai effettivamente partita.
Infine, il comitato stigmatizza l’ipocrisia dell’assessore Luciano Aloschi che a seguito delle precedenti denunce del comitato, dichiarò il 22/07/2025 di essere disponibile ad aprire un dialogo con i residenti di via Luciano Rinaldi per poi essersi sciolto come la neve al sole di agosto.”