La tragica morte di Margaret Spada, 22enne originaria di Lentini, torna al centro dell’attenzione giudiziaria. La Procura di Roma ha richiesto gli arresti domiciliari per Marco Procopio, il chirurgo plastico che ha eseguito l’intervento di rinoplastica su Margaret il 7 novembre 2024. Insieme a lui, è stato coinvolto anche il figlio, Marco Antonio Procopio, anch’egli medico, per il quale è stata avanzata la sospensione dall’attività sanitaria.
Secondo la perizia affidata ai professori Filippo Milano e Gianluca Marella, la giovane avrebbe potuto essere salvata se fosse stata soccorsa tempestivamente. I periti evidenziano due gravi criticità: una gestione inadeguata dell’emergenza e un ritardo nell’allertare il 118, intervenuto solo dopo un intervallo cruciale. Le ipotesi iniziali di allergia o sovradosaggio anestetico sono state escluse.
Margaret, attratta dalla reputazione online dei due chirurghi, si era affidata alla loro clinica privata romana per un intervento estetico. Ma ciò che doveva essere una semplice rinoplastica si è trasformato in un dramma: un malore improvviso durante l’operazione, l’arrivo tardivo dei soccorsi, e infine il decesso dopo quattro giorni di ricovero all’ospedale Sant’Eugenio.
Ora spetta al giudice per le indagini preliminari valutare se accogliere le richieste della Procura e disporre le misure cautelari nei confronti dei due professionisti. Il caso solleva interrogativi profondi sulla sicurezza nelle strutture private e sull’etica della medicina estetica.