“Dopo un sopralluogo presso i canali di drenaggio dei terreni e presso le foci del pantano al confine tra Ispica e Pachino – ha spiegato Giordano Di Raimondo – abbiamo condiviso la necessità di individuare un piano d’azione da proporre a tutti gli enti “competenti” nella materia della salvaguardia delle zone umide congiuntamente alla prevenzione dei danni causati dal dissesto idrogeologico. Nei prossimi giorni, consultando i proprietari di case e terreni , sperando nella partecipazione numerosa degli interessati, cercheremo di produrre un documento programmatico delle azioni necessarie alla pulitura e al funzionamento ottimale del sistema dei canali e di sbocco a mare”.
Un modo per evitare un emergenza come il dissesto idrogeologico che potrebbe arrecare danni anche ai proprietari delle villette se non all’ecosistema stesso.”Siamo ottimisti-ha concluso Di Raimondo-sulla collaborazione degli “enti” nel cercare di gestire correttamente il territorio evitando di arrivare alla dannosa emergenza”.I Pantani Cuba e Longarini formano il nucleo principale di questo articolato complesso di zone umide che si estende lungo il litorale tra Pozzallo e Marzamemi e ne costituiscono la porzione più ampia e rappresentativa dei vari habitat ed ecosistemi,un passo importante al fine di salvaguardare l’ecosistema e i cittadini.