Avola, fermati padre e figlio per omicidio: aggressione culminata in un inseguimento e violenza estrema
Durante la notte, la Polizia di Stato ha eseguito il fermo disposto dalla Procura nei confronti di due avolesi, padre e figlio di 57 e 26 anni, gravemente indiziati per omicidio e detenzione illegale di arma clandestina.
I fatti risalgono alla serata del 18 giugno, quando una segnalazione ha allertato il Commissariato di Avola per un inseguimento tra autovetture con presunti colpi d’arma da fuoco in via Marco Polo. Gli agenti intervenuti hanno accertato il trasporto in ospedale, in codice rosso, di un uomo con gravi ferite al volto.
Nel corso dei primi rilievi, i due indagati si sono presentati spontaneamente in Commissariato, ammettendo un’aggressione violenta ai danni della vittima. Portati in Questura e interrogati alla presenza del P.M. di turno, è emerso che la lite scaturiva da dissidi personali preesistenti.
Secondo una prima ricostruzione ancora al vaglio degli inquirenti, i due avrebbero riconosciuto la vittima per strada, ingaggiando un inseguimento in auto fino a speronare la vettura dell’uomo. Ne sarebbe seguita una colluttazione fisica, durante la quale uno dei due avrebbe colpito la vittima alla testa con il calcio di una pistola risultata illegalmente detenuta e successivamente sequestrata.
Al termine delle procedure di rito, entrambi sono stati trasferiti nel carcere di Cavadonna, in attesa delle successive determinazioni dell’autorità giudiziaria.