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Carlentini, chiusa l’inchiesta sull’incidente aereo del 2020: nessuna causa certa, probabile errore in fase di addestramento

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Lug 16, 2025

L’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV) ha pubblicato la relazione finale sull’incidente che il 12 febbraio 2020 costò la vita all’istruttore Stefano Baldo, 53 anni, e al giovane allievo Gioele Bravo, 20 anni, originario della Valle d’Aosta. I due erano a bordo di un Tecnam P-2002JF, decollato dall’aeroporto di Catania Fontanarossa, e precipitato circa 30 minuti dopo il decollo nelle campagne di Carlentini, incendiandosi nell’impatto.

Le conclusioni dell’ANSV La relazione, composta da 40 pagine, non ha individuato una causa certa e incontrovertibile dell’incidente. Tuttavia, gli esperti ritengono che l’evento sia stato verosimilmente innescato da una perdita di controllo durante una missione addestrativa, che prevedeva esercizi di stalli e simulazioni di emergenza con il trim impostato a picchiare e cabrare.

Secondo l’ANSV, la mancata rimessa in assetto avrebbe portato allo sviluppo di una vite, culminando nello schianto. Tra le ipotesi, anche una quota di esecuzione troppo bassa, che non avrebbe garantito margini di sicurezza sufficienti in tutte le fasi dell’addestramento.

L’Enac ha raccolto le raccomandazioni contenute nel report, che suggeriscono una revisione delle procedure per alcune manovre critiche. Il documento rappresenta un contributo importante per migliorare la sicurezza nei voli di addestramento e prevenire futuri incidenti.

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