”Sostenere le famiglie siciliane non significa solo parlare di grandi opere o macroeconomia, ma anche intervenire lì dove si costruisce la vita di ogni giorno: nelle spese che riguardano la casa, la mobilità, la scuola, il lavoro. La nuova misura Irfis per l’abbattimento degli interessi sui prestiti al consumo va esattamente in questa direzione”. Lo dichiara il deputato regionale Carlo Auteri, esprimendo soddisfazione per l’attivazione della misura prevista per l’annualità 2025 dalla Regione Siciliana e gestita da Irfis FinSicilia S.p.A., che garantirà contributi a fondo perduto per chi sottoscrive piccoli prestiti finalizzati all’acquisto di beni durevoli. Il provvedimento si rivolge ai cittadini siciliani con ISEE fino a 30.000 euro e prevede un abbattimento significativo degli interessi maturati, fino a coprire il 70% del costo degli interessi passivi per finanziamenti fino a 5.000 euro.
”Parliamo – spiega il deputato – di prestiti destinati all’acquisto di autoveicoli, elettrodomestici, mobili, dispositivi informatici e altri beni durevoli indispensabili per il benessere delle famiglie. In un periodo in cui l’aumento dei prezzi e il caro-tassi penalizzano fortemente le fasce più deboli, questa misura rappresenta un aiuto concreto per tornare a respirare e investire su sé stessi”.
Secondo il deputato sortinese, si tratta anche di un messaggio culturale importante: ”Con questo provvedimento – continua – la Regione riconosce il valore della dignità delle persone. Non possiamo permettere che le famiglie rinuncino a beni fondamentali o si indebitino in condizioni svantaggiose. Abbiamo il dovere di accompagnarle in modo serio e trasparente verso una maggiore sostenibilità economica”.
La piattaforma per la presentazione delle domande sarà disponibile da metà maggio 2025, sul sito di Irfis. Il contributo sarà erogato fino a esaurimento delle risorse disponibili. Saranno valutati parametri reddituali e la cronologia di presentazione della richiesta.
Auteri annuncia il proprio impegno a monitorare l’attuazione della misura, anche per garantire equità e massima diffusione, soprattutto nei territori più fragili. ”Il nostro compito è vigilare affinché le risorse siano effettivamente accessibili e che nessuno venga lasciato indietro. Questo intervento non è una promessa, ma una realtà che sarà presto operativa e che potrà fare la differenza nella vita di migliaia di siciliani. Così diamo un segnale chiaro: la politica regionale sa ascoltare e rispondere. E continueremo su questa strada, perché la Sicilia ha bisogno di misure concrete, realizzabili e utili. Il diritto al credito non può essere un privilegio: deve tornare a essere uno strumento di crescita e di equità sociale”.