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DE GASPERI AMICO DEL SUD E DELLA SICILIA IL SUO PENSIERO ANCORA ATTUALE

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Ago 20, 2025


di Salvo Sorbello
Ricorre oggi il 71mo anniversario della morte di Alcide De Gasperi, il grande politico democristiano, ricostruttore dello Stato dopo la seconda guerra mondiale.
Siracusa ha sempre mantenuto vivo il ricordo dello statista, che si battè per la Sicilia e per tutto il Meridione.
Abbiamo fondato 43 anni fa, insieme ad altri cattolici come Corrado Piccione, Neli Reale, Gianni Failla, Tano Motta, Paolo Albani, Giuseppe Vitale e con la guida di sacerdoti della statura di Alfio Inserra, Sebastiano Gozzo, Giuseppe Tringali un Centro Studi intitolato ad Alcide De Gasperi, che ha sempre mantenuto stretti contatti con la figlia Maria Romana. Una delle prime manifestazioni fu un concorso rivolto agli studenti sul Sogno Europeo di De Gasperi e alla premiazione intervenne anche Amintore Fanfani.
“Si è da poco concluso l’anno degasperiano in occasione del 70° anniversario della morte di Alcide che ha avuto nella chiusura della fase diocesana del processo di beatificazione uno dei momenti più alti” – così oggi il cardinale vicario di Roma Baldassare Reina, siciliano, nella messa celebrata nella Basilica di San Lorenzo dove è sepolto il politico democristiano.
Il cardinale Reina ha sottolineato come la visione politica di De Gasperi risulti estremamente attuale e meritevole di essere recuperata nella sua forza e nella sua spinta profetica.
“Negli anni bui e interiormente faticosi del lavoro presso la Biblioteca Apostolica -ha detto mons. Reina – De Gasperi matura lentamente gli ideali che animeranno il suo agire politico. Quel periodo di deserto esistenziale e spirituale gli permette di interiorizzare la convinzione che il cristianesimo non può essere relegato solo alla sfera privata, ma può e deve innervare la scelta collettiva di un popolo che ancora si riconosce nei valori del Vangelo. Il vero segreto di Alcide non è stato soltanto la sua abilità politica per districarsi nello scacchiere internazionale, ma la sua visione di Paese e di mondo, di civiltà e di ricostruzione. Il sogno di De Gasperi, così come quello di Schumann, Adenauer e tanti altri, era quello di un’Europa che si strutturava attorno alla fede nel Dio di Gesù Cristo. E mi sembra che proprio questa sia oggi la questione cruciale. L’Europa non può inseguire solo mere strategie di commercio delle potenze economiche, ma è chiamata a riscoprire sè stessa, le sue profonde radici, la forza della cultura ellenistica, la potenza della fede cristiana, la solidità dell’umanesimo liberale. Sono queste le solide fondamenta che in passato l’hanno resa grande e che oggi potrebbero farle conoscere una nuova stagione — certamente difficile, ma carica di possibilità — di progresso umano e valoriale. La vita e l’impegno di De Gasperi ci dimostrano che queste cose non solo sono auspicabili, ma sono anche realizzabili nella misura in cui si permette che Dio operi con sapienza dentro una vita umile e generosa”.

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