Oltre una settimana di attività in classe sulla Convenzione dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza che hanno portato alla produzione di poesie, filastrocche, considerazioni personali e disegni. E, a conclusione di questi momenti di riflessione, un grande corteo che, dalla scuola, ha attraversato le vie principali della città per arrivare in piazza del Popolo dove, dopo un momento musicale e il saluto delle autorità, si sono tenute attività ludico-sportive e grafico-pittoriche.
Il 1° istituto comprensivo “Edmondo De Amicis” di Floridia ha celebrato così la Giornata mondiale dei diritti dell’Infanzia, ricordando ai ragazzi “Il diritto di avere diritti”, per citare il titolo della manifestazione. Un grande evento che ha coinvolto studenti, docenti e personale Ata, coordinato dalla Dsga Vittoria Calderone, dell’istituto comprensivo. Tutti insieme, con maglie e coccarde azzurre, per ribadire, solo per citarne alcuni, che ogni minorenne deve avere gli stessi diritti sanciti dalla Convenzione; che in ogni iniziativa l’interesse dei più piccoli deve avere la priorità; che deve essere garantita la vita, la sopravvivenza e lo sviluppo dei bambini e che tutti i ragazzi devono essere ascoltati nei processi decisionali che li riguardano. Un resoconto delle attività verrà quindi inviato all’Unicef, promotore della Giornata, per documentare quanto realizzato dalla scuola.
Soddisfatto Giorgio Agnellino, dirigente scolastico del 1° istituto comprensivo “Edmondo De Amicis” di Floridia, che spiega: «Quelli affrontati sono temi di grande attualità e di profonda delicatezza che riguardano in prima persona i nostri studenti. Come scuola abbiamo il dovere di sviluppare nei nostri ragazzi la consapevolezza dei propri diritti e di mettere in campo tutte quelle iniziative che possano stimolare in loro riflessioni, emozioni, punti di vista su concetti preziosi come equità, rispetto e libertà di espressione, per fare qualche esempio. Un impegno quanto mai importante in un momento in cui, purtroppo, anche in Italia aumentano le situazioni di abbandono, violenza, abusi e soprusi nei confronti dei più piccoli, finendo per allungare la triste scia di disuguaglianze a cui noi adulti abbiamo il dovere di mettere un argine, provando a garantire uguali opportunità a tutti i nostri ragazzi».