La vicenda del Kouros di Lentini, la preziosa statua greca, è al centro di un acceso confronto tra il deputato regionale, Giuseppe Carta (MPA) e il deputato nazionale, Luca Cannata (Fratelli d’Italia).
Il dibattito, inizialmente focalizzato sulla destinazione dell’opera, si è rapidamente esteso a questioni politiche più ampie, evidenziando tensioni all’interno del centrodestra siracusano.
Giuseppe Carta aveva espresso perplessità per l’atteggiamento di Cannata, accusandolo di voler attribuirsi ”meriti esclusivi nella tutela del Kouros.” Il parlamentare regionale ha precisato che le iniziative per la salvaguardia della statua sono in corso da tempo, ”portate avanti con discrezione e spirito di servizio”.
Ha, inoltre, ribadito la sua contrarietà al trasferimento dell’opera, affermando che il Kouros dovrebbe rimanere a Lentini, suo luogo originario, per ragioni storiche e culturali. Ha quindi proposto l’utilizzo di riproduzioni in 3D per esposizioni in altri contesti, mantenendo l’originale nella città. Ha concluso invitando alla collaborazione tra le forze politiche per il bene della comunità.
L’onorevole Luca Cannata ha risposto con fermezza alle dichiarazioni di Carta, affermando di essersi ”attivato tempestivamente per evitare il trasferimento del Kouros, coinvolgendo l’Assessorato ai Beni Culturali e il sindaco di Catania”.
La polemica ha assunto toni più accesi con ulteriori dichiarazioni da entrambe le parti. Cannata ha accusato Carta di ”nervosismo e confusione”, attribuendoli ai risultati elettorali delle recenti provinciali inferiori alle aspettative. Ha inoltre respinto le accuse sul mancato candidato di centrodestra alla presidenza del Libero Consorzio, spiegando che il meccanismo elettorale non lo permetteva. Cannata ha concluso definendo Carta come il “vero traditore del centrodestra a Siracusa”.
Arriva immediata la risposta di Carta: ”Mi trovo, ancora una volta, costretto a rispondere a un attacco personale tanto inopportuno quanto distorto. Un atteggiamento che, oltre a non avere nulla a che vedere con il confronto politico serio e costruttivo, dimostra quanto certo protagonismo divisivo stia producendo esiti nefasti già nel suo stesso partito, ricordiamo ultimo del centrodestra in questa tornata elettorale. E, cosa ancor più grave, dimostra come da parte dell’onorevole Cannata non vi sia ancora alcuna presa di coscienza”.
”Oggi – prosegue Carta – si sarebbe dovuto parlare esclusivamente del Kouros, della sua tutela e della valorizzazione del nostro patrimonio culturale. Invece, mi ritrovo a rispondere a chi, furbescamente, cerca di spostare l’attenzione con falsità create ad arte”.
”Se si vuole parlare di politica – conclude – sarò disponibile a farlo ma lo si faccia seriamente e nei contesti opportuni”.
“Avevo previsto tutto. Come i pesciolini d’acqua dolce che abboccano facilmente all’amo, l’on. Carta non ha saputo resistere e ha replicato come da copione, dimostrando ancora una volta nervosismo e confusione”. Così Luca Cannata interviene dopo le dichiarazioni del parlamentare regionale Giuseppe Carta, con una controreplica netta e senza sconti.
”Parlare di minacce è ridicolo ed io – ribatte Cannata – continuo a lavorare, come sempre ho fatto, con serietà e impegno, senza intrallazzi e senza costruire carrozzoni”.
“Ho visto Carta agitato, affannato nel cercare di dare un senso a dichiarazioni vuote. E il motivo è chiaro: ha perso. Aveva previsto otto seggi con il suo listone e invece ne ha presi sette. E a bruciarlo ancora di più è che il seggio in più lo ha preso Fratelli d’Italia ottenendo 2 seggi ! Inoltre nella sua lista il primo degli eletti, non è neppure dell’MPA, ma della Lega e la Dc è addirittura al terzo posto. Della forza che va millantando in giro non c’è traccia. Anzi, le carte – quelle vere – in questa elezione sono state tutte scoperte”. Cannata respinge poi le accuse sul mancato candidato alla presidenza del Libero Consorzio: “A differenza di chi parla senza conoscere le regole, ricordo che il meccanismo elettorale non ci consentiva di esprimere una candidatura autonoma, dal momento che il capoluogo supera da solo il 35% delle preferenze. Ma in un’elezione diretta, con voto popolare, il risultato sarebbe stato ben diverso: Carta sarebbe stato sonoramente sconfitto. I numeri lo dicono chiaramente: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e DC rappresentano oggi un centrodestra maggioritario, mentre Carta sarebbe ininfluente fuori da ogni logica di coalizione”.

Il deputato di Fratelli d’Italia chiude con un affondo politico: “Il vero traditore del centrodestra a Siracusa ha un nome e cognome: Giuseppe Carta. Lo ha tradito una volta e lo ha fatto di nuovo con le elezioni ponderate. Ma non potrà farlo per sempre. Lo aspetteremo alle elezioni vere, quelle in cui i cittadini sceglieranno davvero. E lì racconteremo tutto: il trasformismo, gli accordi sottobanco, e soprattutto l’isolamento di chi ha preferito sé stesso alla coalizione. La verità, quella vera, sta venendo a galla. E non sarà lui a fermarla”.
Sullo sfondo la vicenda del Kouros. “L’unico vero autogol – prosegue Cannata – è non sapere cosa accade nel proprio territorio. Il Kouros stava per essere trasferito quando sono intervenuto personalmente per bloccare l’operazione con i referenti istituzionali. Carta, a parole, diceva di voler difendere la statua, ma nei fatti non sapeva neppure che era già pronto il trasporto”. Il deputato nazionale di Fratelli d’Italia conclude con un messaggio chiaro: “Le polemiche inutili servono solo a distrarre dai problemi reali. Io continuerò a intervenire ogni volta che sarà necessario per difendere il patrimonio e gli interessi del territorio. Se Carta ha davvero forza e capacità lo dimostri con i fatti come sono abituato a fare io”.
E non finisce qui…