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Incendio ECOMAC: scontro tra ASP di Siracusa e l’on. Cannata sulla gestione dell’emergenza ambientale

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Ott 10, 2025

Si accende il dibattito istituzionale sulla gestione dell’emergenza sanitaria seguita al grave incendio del 5 luglio 2025 presso l’impianto ECOMAC di Augusta, con un duro confronto tra l’ASP di Siracusa e l’on. Luca Cannata, Vicepresidente della Commissione Bilancio alla Camera.

L’ASP respinge le accuse: “Intervento tempestivo e coordinato” Il direttore generale Alessandro Caltagirone ha respinto con fermezza le accuse di inerzia e omissione mosse dal parlamentare, assicurando che l’emergenza è stata gestita con rigore, trasparenza e nel pieno rispetto del principio di precauzione, in costante coordinamento con Prefettura, ARPA, Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine e Comuni interessati.

L’ASP ha illustrato le tre fasi operative che hanno caratterizzato l’intervento:

  1. Fase post-evento (5–11 luglio): attivazione della rete di sorveglianza clinica, prime misure precauzionali sulla sicurezza alimentare e partecipazione al tavolo tecnico interistituzionale.
  2. Fase di monitoraggio (14–31 luglio): costituzione di un gruppo di lavoro permanente, mappatura delle aree a rischio, pianificazione degli interventi veterinari e monitoraggio sanitario dei lavoratori.
  3. Fase ispettiva (agosto–settembre): sopralluoghi negli allevamenti, campionamenti veterinari e ispezioni congiunte presso le ditte di stoccaggio e trattamento rifiuti nei territori di Augusta, Carlentini e Floridia.

Cannata: “Serve un’ispezione urgente, l’ASP non è all’altezza” Di tutt’altro avviso l’on. Luca Cannata (FdI), che ha trasmesso una formale richiesta di indagine ispettiva e di attivazione di procedure disciplinari nei confronti della Direzione Generale dell’ASP, indirizzata alla Presidenza della Regione Siciliana, all’Assessorato regionale alla Salute e al Ministero della Salute.

«Viviamo in una delle aree industriali più complesse d’Europa – ha dichiarato – e la salute pubblica deve essere garantita da istituzioni sanitarie efficienti, trasparenti e reattive. Purtroppo, non è questo il caso». Cannata denuncia ritardi nelle comunicazioni ufficiali, assenza di protocolli sanitari strutturati e un vuoto informativo che avrebbe lasciato cittadini e amministratori senza riferimenti, nonostante i dati allarmanti rilevati da ARPA Sicilia su diossine, furani e IPA.

Caltagirone: “Nessuna omissione, dati oggettivi alla mano” Il direttore dell’ASP ha ribadito che tutte le azioni sono state documentate e tracciabili, e che le dichiarazioni del parlamentare si basano su informazioni parziali e non aggiornate. «Dispiace constatare – ha aggiunto – che affermazioni pubbliche non rispondenti alla realtà possano alimentare allarmismo e disinformazione su un tema tanto delicato».

Sanità e ambiente: una sfida cruciale per il territorio Il confronto tra istituzioni evidenzia la centralità del tema sanitario in un territorio ad alto rischio ambientale come quello del polo petrolchimico siracusano. Mentre l’ASP rivendica il proprio operato come trasparente e responsabile, l’on. Cannata chiede verifiche urgenti e misure correttive per garantire una sanità all’altezza della sfida.

La salute dei cittadini e la sicurezza ambientale restano al centro del dibattito, in attesa degli sviluppi ispettivi e delle eventuali determinazioni da parte delle autorità competenti.

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