La Procura di Siracusa ha iscritto nel registro degli indagati il deputato nazionale di Fratelli d’Italia Luca Cannata, ex sindaco di Avola, nell’ambito di un’indagine che ipotizza i reati di appropriazione indebita e falsità ideologica. L’inchiesta, ancora in fase istruttoria, riguarda il periodo compreso tra il 2017 e il 2022 e coinvolge complessivamente sei persone.
Al centro delle indagini vi sarebbero presunti versamenti in contanti da parte di assessori e consiglieri comunali avolesi, destinati – secondo l’accusa – al sostegno del movimento politico guidato da Cannata. Tali contributi, definiti “restituzioni forzate”, sarebbero stati richiesti in modo sistematico e non volontario.
A far emergere la vicenda sono state le denunce di Luciano Bellomo, Antonio Orlando e Fabio Iacono, ex amministratori comunali oggi passati a Forza Italia. Iacono ha dichiarato di aver versato tra i 500 e i 550 euro mensili per anni, mentre l’attuale assessora allo Spettacolo Deborah Rossitto ha parlato di contributi liberi di circa 200 euro al mese, utilizzati per attività culturali e sociali.
Anche Giuseppe Napoli, ex coordinatore provinciale di FdI, ha segnalato i fatti ai vertici nazionali del partito, senza ottenere risposte. Cannata ha sempre respinto le accuse, definendole frutto di risentimenti politici e ribadendo che si trattava di una colletta volontaria tra membri della giunta, alla quale lui stesso contribuiva.
L’indagine era stata avviata nel febbraio 2025 con l’apertura di un fascicolo “modello 45”, privo inizialmente di indagati. Ora, con l’evolversi delle testimonianze, la Procura ha formalizzato le iscrizioni nel registro, dando nuovo impulso all’inchiesta.