Sabato notte, la marina israeliana ha fermato la nave Handala della Freedom Flotilla Coalition mentre navigava al largo della Striscia di Gaza. L’imbarcazione, impegnata in una missione umanitaria, trasportava cibo, medicinali e beni essenziali destinati alla popolazione palestinese.
A bordo 21 attivisti internazionali, tra cui due cittadini italiani: il giornalista e blogger antimilitarista siciliano Antonio Mazzeo e lo skipper pugliese Antonio La Piccirella. Entrambi sono attualmente in stato di fermo nel porto israeliano di Ashdod.
La Handala era partita da Siracusa a metà luglio, seconda nave della flotta dopo la Madleen, anch’essa bloccata a giugno dalle autorità israeliane. L’obiettivo della missione era rompere il blocco navale imposto su Gaza e consegnare aiuti umanitari.
Reazioni italiane: La presidente di Sud Chiama Nord, Laura Castelli, ha sollecitato un intervento urgente da parte del governo italiano. La Farnesina ha confermato di seguire da vicino la vicenda e di essere in contatto con il sindaco di Messina, città natale di Mazzeo.
Gli attivisti hanno denunciato l’intercettazione come un atto di pirateria in acque internazionali e hanno annunciato uno sciopero della fame per protestare contro la detenzione e il blocco su Gaza