Si sono spente le luci, domenica 31 agosto 2025, sulla tre giorni del 31° edizione del Festival Jazz di Canicattini Bagni diretto dal sassofonista canicattinese Rino Cirinnà e promosso dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Paolo Amenta con il patrocinio della Regione Siciliana, Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo.
Tre giorni di grande musica internazionale che da tre decenni, con le sue contaminazioni che si fondano e si intrecciano straordinariamente con esperienze e nuovi contesti musicali, ancora una volta è riuscita ad emozionare e ad entusiasmare il numeroso pubblico che ogni anno, con puntualità, passione, ammirevole attenzione e sensibilità ridisegna Piazza XX Settembre e il riqualificato e rigenerato centro storico della “Città del Liberty, della Musica, dell’Accoglienza e dell’Inclusione”, come la definisce il suo Sindaco Paolo Amenta.
Perché il Jazz è contaminazione, accoglienza e inclusione, affondando le radici nella storia dell’emigrazione siciliana di fine ‘800 negli Stati Uniti, in particolare a New Orleans, dove le esperienze musicali dei “musicanti” delle piccole Bande cittadine si intrecciarono e si sono fuse con quelle dei suonatori neri esperti in blues e rag time, dando vita aduna musica rivoluzionaria, il Jazz appunto.
Una storia raccontata magistralmente sabato 30 agosto al pubblico di Piazza XX Settembre da un attore del calibro di Andrea Tidona, applauditissimo, con lo spettacolo “Mizzica… questo è Jazz” attraverso il testo di Marina Romeo, regia di Alessandro Machia, e le musiche di Rino Cirinnà affiancato da Peppe Arezzo al piano, Salvo Riolo tromba, Nello Toscano contrabbasso e Andrea Liotta batteria.
E così la Canicattini Bagni della musica e di undici anni di accoglienza di immigrati per dare loro una nuova opportunità di vita, ha rivissuto la storia di un’amicizia salvifica tra Tony Inn, un ragazzo siciliano costretto dalla fame ad emigrare in America e Jim, nipote di schiavi: “Scaricatore di porto per necessità e musicista per vocazione”. La passione per la musica consentirà loro di riscattarsi da una vita di sofferenza, miseria e umiliazione.
E la sintesi perfetta di questa virtuosa e simbolica contaminazione, fu l’incisione del primo disco Jazz della storia: “Livery Stable Blues” nel 1917, inciso da Nick La Rocca, nato da padre di Salaparuta e madre di Poggioreale.
«In un contesto come quello di Canicattini Bagni – ha detto il Sindaco Paolo Amenta –, simbolo di quel crocevia culturale, musicale, solidale ed umano, al centro di un suggestivo territorio patrimonio dell’Umanità, tra storia antica, arte e paesaggi naturalistici, con una Banda musicale di ben 155 anni, un Raduno Bandistico di 42 edizioni, il Festival del Rifugiato, le tradizioni popolari rivissute nei 38 anni del Palio dedicato a S. Michele, e 11 anni di accoglienza e inclusione degli immigrati provenienti dalle aree più a rischio del mondo, il Jazz è la sintesi della nostra storia più recente. Una storia che ogni anno raccontiamo con la passione e l’impegno di tutta la Comunità, programmando, coinvolgendo e guardando, insieme, alla crescita futura. Il pubblico, i visitatori e gli appassionati, che soprattutto in queste ultime estati, sempre più numerosi, con le loro presenze stanno trasformando Canicattini Bagni in un grande “villaggio globale” che parla di cultura, bellezza, sostenibilità, accoglienza, inclusione e di pace, chiedendo l’immediata fine della guerra a Gaza, così come in Ucraina e nelle varie aree di crisi nel mondo, ha perfettamente compreso il messaggio di cui ci siamo fatti portatori e che tutte le manifestazioni che abbiamo messo in cartellone hanno colto a pieno».
E la Pace, Gaza, lo stop all’uso delle armi, la coesione tra i Popoli, sono stati il fil rouge che ha unito le tre serate del “31° Canicattini Jazz” aperto venerdì 29 agosto dal quartetto guidato da Francesco Rubino (chitarra) e Tommaso Genovesi (piano) con il canicattinese Loris Amato alla batteria e Gaetano Cristofaro al sax, e il loro primo progetto discografico “Encounters”.
Un linguaggio creativo e polivalente quello di Genovesi e Rubino, che risente molto delle influenze della musica contemporanea, attingendo da jazz, world music, rock e R&B.
Tra tradizione e innovazione, questa la linea sulla quale si muove questo quartetto che il pubblico attento di Canicattini Bagni ha salutato con molto interesse.
Un pubblico, presente anche il Questore di Siracusa, Roberto Pellicone, appassionato di Jazz, che a seguire, sempre venerdì 29 agosto, ha accolto in modo caloroso il trio che con Rino Cirinnà rappresenta due grandi famiglie e generazioni di musicisti, frutto di quella grande fucina che è la Banda, oltre alla storia del Jazz a Canicattini Bagni e del suo prestigioso Festival riconosciuto a livello nazionale e internazionale: gli Amato Jazz Trio dei tre fratelli canicattinesi Elio (pianoforte, trombone, flicorno, composizione), Alberto (contrabbasso, composizione), e Loris (che dopo la tragica scomparsa il 13 dicembre 2003 del fratello Sergio, ne ha preso il posto alla batteria).
Musicisti di grande esperienza e versatilità, che hanno portato il nome della loro città e della loro terra in tutto il mondo. Il loro, in questo 31° Festival, è stato un appassionato e apprezzatissimo viaggio all’interno della loro più che quarantennale attività e discografia iniziata nel 1988 con “Jazz Contest”, occupando un posto di rilievo nel panorama jazzistico italiano e internazionale.
Infine domenica 31 agosto a chiudere la tre giorni di Jazz canicattinese, emozionando e ed entusiasmando una piazza dalle grandi presenze, è stato il quartetto composto da Javier Girotto & Aires Tango.
Il musicista e compositore italo-argentino (sax soprano e baritono, flauti andini), accompagnato dai compagni di sempre in questi ultimi 31 anni di attività, Alessandro Gwis (pianoforte), Francesco de Rubeis (percussioni) e Marco Siniscalco (basso), ha regalato alla sensibilità del pubblico canicattinese ritmi e radici della propria terra, fondendole con le modalità espressive tipiche del Jazz, dando vita ad una contaminazione musicale che ricordano il grande Astor Piazzolla.
Un repertorio musicale originale in progressiva evoluzione, quello di Javier Girotto e Aires Tango, a lungo applaudito ed apprezzato dal numeroso pubblico di Piazza XX Settembre.
Piazza XX Settembre che tornerà a fare da scenario il 5 settembre alla Musica popolare, con un altro amato ed apprezzato musicista, attore e polistrumentista, Mario Incudine, per l’apertura del 38° Palio di San Michele, l’appuntamento con le tradizioni e la cultura popolare della comunità canicattinese, con i suoni e i sapori della terra iblea, un viaggio nella memoria storica della città di Canicattini Bagni di fine ‘800 e inizio ‘900 per omaggiare e onorare il Santo Patrono della città, San Michele Arcangelo che si celebra il 29 settembre.