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Lavoratori della Lidl in sciopero anche a Siracusa: “L’azienda è ricca, a noi le briciole“

Diredazione SB

Mag 25, 2025

Chiedono un contratto integrativo dignitoso i lavoratori della Lidl, azienda della grande distribuzione con punti vendita in tutta Italia ma anche in Europa. Così ieri mattina, come accaduto anche in altre città, circa ottanta lavoratori provenienti dai punti vendita di Siracusa ed Avola si sono riuniti, in presidio, davanti al supermercato Lidl di via Elorina, aderendo allo sciopero proclamato su scala nazionale per l’intero turno lavorativo.

Presenti al presidio anche rappresentanti sindacali territoriali, tra cui il segretario provinciale della Filcams Cgil, Alessandro Vasquez, che ha ribadito le ragioni della protesta in linea con le rivendicazioni avanzate a livello nazionale dalle tre sigle unitarie.

Lo sciopero nasce dalla rottura delle trattative sul contratto integrativo aziendale: i sindacati contestano a Lidl di negare una “giusta redistribuzione degli utili“, nonostante i risultati economici straordinari.

“A fronte di una trattativa che dura ormai da tanto tempo – secondo i sindacati – l’azienda che in media fa 250 milioni di euro in utili all’anno, si è presentata al tavolo con una proposta inaccettabile, cioè 150 euro di buoni spesa, per altro della stessa Lidl. Crediamo che i lavoratori meritino molto di più“.

Ma al centro della protesta non ci sono solo le questioni economiche. I problemi principali al centro della vertenza dei lavoratori Lidl riguardano i “carichi di lavoro“, come ci spiegano anche i manifestanti, ma anche la programmazione e la certezza degli orari di lavoro, dove accade spesso che possano cambiare da un giorno all’altro con un preavviso minimo e con una flessibilità estrema, che non tiene in considerazione dell’equilibrio dei tempi di vita e di lavoro delle maestranze.

“Da sottolineare anche – spiegano i sindacalisti – che il 75% dei lavoratori ha un contratto part-time che va dalle 20 alle 30 ore settimanali, ma quasi sempre vengono richieste tante ore supplementari. Quando però si richiede all’azienda la possibilità di estendere i contratti ai full-time, la risposta è sempre negativa“.

“I lavoratori – ha ribadito Alessandro Vasquez – non chiedono privilegi, ma dignità, certezze ed una equità nei contratti con persone assunte da anni a 20 ore e neoassunti già a 25 ore settimanali”.

”I lavoratori -conclude – contribuiscono a generare profitto per l’azienda con il loro impegno quotidiano, per questo vanno rispettati”.

In Sicilia, sono circa 1.300 i lavoratori impiegati nei 65 punti vendita Lidl. In ogni provincia sono stati organizzati presìdi e iniziative di sensibilizzazione per la vertenza. I sindacati chiedono ora all’azienda di tornare al tavolo delle trattative con proposte concrete.

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