Per l’Ortigia non poteva esserci momento peggiore per incontrare una delle squadre più forti
della Serie A1 e in piena corsa per contendere lo scudetto al Recco. Per i biancoverdi, il match di domani contro il
Savona, valido per la 5ª giornata di campionato e in programma alle ore 12.00 alla “Paolo Caldarella” di Siracusa,
sembra infatti proibitivo, sia per l’attuale differenza di rendimento e di valore tra le due squadre, sia per per i seri
problemi di formazione che coach Piccardo è costretto ad affrontare. L’immeritata sconfitta di Bologna, oltre alla
rabbia per le clamorose decisioni arbitrali, ha lasciato in dote anche un infortunio importante in ottica Savona:
Tempesti, infatti, è rientrato dall’Emilia con un problema al piede. Un guaio che si aggiunge a una situazione già di
massima emergenza, vista l’assenza di Kalaitzis (infortunatosi a una costola dieci giorni fa) e l’incertezza sull’impiego di
Inaba, colpito in questi giorni dall’influenza. Insomma, non una prima fase di stagione fortunata per l’Ortigia in
campionato. Tra biancoverdi e Savona, negli ultimi anni, si sono giocate sempre partite combattute fino alla fine, vinte
o perse di misura, ma la situazione era molto diversa da quella attuale. I savonesi stanno bene, stanno facendo un
grande campionato e un’ottima Champions e sono galvanizzati dal pesante successo in casa dell’Olympiakos.
All’Ortigia, incerottata, arrabbiata e ferma a quota 3 punti in classifica, servirà un’impresa. Il match sarà trasmesso in
diretta streaming sul canale YouTube dell’Ortigia ( clicca qui ).
Alla vigilia, mister Stefano Piccardo parla della situazione di emergenza della squadra, quindi evidenzia il valore degli
avversari: “Tempesti si è fatto male nello scioglimento a Bologna e il piede si è gonfiato, Kalaitzis è fermo ai box da un
po’, La Rosa è influenzato, Inaba ha la febbre a 38 e questo è un bel problema. L’unica cosa positiva in tutto ciò è che,
eventualmente, avremo modo di coinvolgere ancora di più i ragazzi delle giovanili che sono aggregati alla prima
squadra e si allenano con noi. Credo che quest’anno la situazione tra noi e il Savona sia profondamente diversa. Loro
hanno tutte le caratteristiche per arrivare a disputare la finale scudetto e giocarsela alla pari contro il Recco. Stanno
proponendo una pallanuoto di altissimo livello, come abbiamo visto nei primi due tempi con Recco. E poi… non si
vince in casa dell’Olympiakos per caso”.
Il tecnico dell’Ortigia spiega che tipo di partita si aspetta: “A livello tecnico, gli status di partenza tra noi e loro sono
diversi. Tecnicamente bisogna provare a fermare la loro grande forza offensiva, che è importante sia ai due metri che
sul perimetro. Dovremo cercare di giocare la nostra pallanuoto e contro di loro questo è molto difficile perché, oltre
ad avere ritmo, il Savona ha anche tanta intensità e ti porta a giocare per lunghi tratti senza soste e ad alta velocità.
Sul piano fisico sarà un match dispendioso per entrambe le squadre”.
Per Eduardo Campopiano, mancino dell’Ortigia, arrivato la scorsa estate dopo 5 anni trascorsi in Liguria, quella di
domani non sarà una partita qualunque: “Per me è una grande emozione giocare contro la squadra in cui ho militato
per 5 stagioni. Affrontarli sarà bello, ma cercherò, come sempre, di lasciare fuori dall’acqua queste emozioni e di
concentrarmi sul gioco. Contro Savona ci aspetta un match ad alta intensità e sarà importante essere pronti alla loro
fisicità, evitando di farci schiacciare dal loro gioco. Veniamo da una situazione non facile, ma il nostro spirito è sempre
quello di combattere su ogni pallone e cercare di essere preparati a qualsiasi situazione”.