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Protestano gli anestesisti del 118 in Sicilia: “Dal 1° luglio non saliremo sugli elicotteri“

Diredazione SB

Mag 7, 2025

Dal primo luglio gli elicotteri del 118, in Sicilia, rischiano di restare senza medici a bordo. A lanciare l’allarme è l’Aaroi-Emac, sindacato che rappresenta oltre 800 anestesisti rianimatori dell’isola, che ha annunciato la totale indisponibilità a coprire turni nei mezzi di soccorso del 118, sia terrestri che aerei, a partire dal 1° luglio 2025.

Alla base della protesta, una retribuzione giudicata “anacronistica e sottodimensionata“, ben lontana da quella garantita ad altri specialisti impiegati nel sistema sanitario regionale. Nella nota diffusa dal sindacato, si evidenzia anche la mancanza di riscontro da parte dell’assessorato alla Salute, guidato da Daniela Faraoni, e della Presidenza della Regione, sotto la guida di Renato Schifani, a fronte di due richieste ufficiali di incontro inviate via PEC.

“Mentre per altri specialisti come ortopedici, ginecologi, pediatri, cardiologi – e persino per alcuni pensionati – vengono riconosciuti compensi orari tra i 90 e i 120 euro, agli anestesisti del 118 non viene garantita nemmeno una retribuzione dignitosa“, denuncia l’Aaroi-Emac.

“Eppure – prosegue la nota sindacale – si tratta di professionisti altamente qualificati che, su base volontaria e fuori dall’orario contrattuale, garantiscono un servizio essenziale e ad altissima complessità, come la gestione delle terapie intensive mobili a bordo dei mezzi di emergenza“.

Il sindacato chiede una risposta “urgente da parte delle istituzioni regionali per evitare che, a partire da luglio, i mezzi di soccorso rimangano privi di personale medico specializzato, con gravi ripercussioni sull’efficacia del servizio e sulla sicurezza dei cittadini“.

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