Una mattina drammatica quella di ieri per il personale del 118 Sicilia, colpito da una tragedia che scuote profondamente tutta la comunità sanitaria e non solo. Durante un intervento di routine su un incidente stradale lungo l’autostrada A18 Siracusa-Gela, nei pressi della SP5 di Rosolini, il soccorritore Fabio Laganà si è trovato davanti a uno scenario che nessuno dovrebbe mai vivere.
Il soccorritore si è reso conto che l’auto coinvolta apparteneva a sua moglie, a bordo del veicolo insieme alla madre. Mentre la moglie è stata trasportata in ospedale, per la suocera non c’è stato nulla da fare. In quel momento, l’incubo di ogni soccorritore è diventato realtà.
Fabio, nonostante il dramma personale, ha saputo mantenere una freddezza e una lucidità straordinarie, adempiendo al proprio dovere con professionalità. Solo più tardi, al pronto soccorso di Avola, ha potuto lasciare spazio al dolore, alla disperazione e alla perdita.
Per gli inquirenti si sarebbe trattato di un incidente autonomo: per cause ancora in corso di accertamento, il veicolo è finito fuori strada e lo schianto si è rivelato fatale per la donna più anziana.
Tra i soccorritori a bordo c’era proprio Fabio, operatore esperto del sistema di emergenza-urgenza. Ma appena giunto sul luogo dell’incidente, la scoperta devastante: l’auto coinvolta era quella della moglie. Con lei viaggiava anche la madre, suocera di Fabio, che purtroppo non ce l’ha fatta.
L’intera comunità di Sicilia Emergenza Urgenza Sanitaria 118 si stringe attorno a Fabio e alla sua famiglia in questo momento così duro. Le parole del coordinatore Riccardo Castro esprimono il sentimento condiviso da tutti i colleghi: “A lui e alla sua famiglia va tutto il nostro affetto. La sua forza, la sua professionalità e il suo coraggio, anche nel momento più buio, sono un esempio per tutti noi”.