La Sicilia si svuota. Nel 2023, oltre 40 mila siciliani hanno lasciato la loro terra, un dato che fotografa l’emorragia demografica dell’Isola. Secondo l’ultimo report della Fondazione Migrantes e i dati Istat, la migrazione verso l’estero e il Centro-Nord continua a crescere, con un impatto devastante su piccoli comuni e grandi città.
I numeri dell’esodo
Nel 2023, ben 33.500 siciliani hanno trasferito la propria residenza in altre regioni italiane, mentre 7.650 si sono registrati all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire). Sommando queste cifre, il totale raggiunge le 40 mila persone.
Ma questi numeri non raccontano tutta la storia: non tengono conto dei siciliani emigrati senza cambiare residenza né di quelli rimpatriati. Inoltre, molti dei 826 mila iscritti all’Aire, una cifra record, sono figli di emigrati nati all’estero, segno di una comunità che si espande lontano dalla terra d’origine.
Le mete principali
Poco meno di un siciliano su tre tra quelli residenti all’estero vive in Germania, con 251.500 presenze. L’Argentina (104 mila), il Belgio (100 mila), la Svizzera (73.400) e la Francia (61.300) seguono nella lista delle destinazioni preferite. Anche Paesi come gli Stati Uniti (56.800) e il Regno Unito (41 mila) accolgono migliaia di siciliani.
La migrazione interna verso il Centro-Nord Italia è altrettanto significativa. La Lombardia ha accolto 9.500 siciliani solo nel 2023, seguita da Emilia-Romagna (4.500), Piemonte (3.900), Veneto (3.300) e Lazio (3.100). Il saldo migratorio con il Centro-Nord negli ultimi vent’anni è impressionante: 222 mila siciliani si sono trasferiti, l’equivalente della popolazione dell’intera città di Messina.
I comuni che si svuotano
Lo spopolamento è drammatico nei piccoli comuni. Ad esempio, ad Acquaviva Platani, nel Nisseno, vivono 855 persone, ma altre 2.419 risiedono all’estero. A Sant’Angelo Muxaro, nell’Agrigentino, i residenti sono 1.168, contro 2.559 emigrati. A Buccheri, in provincia di Siracusa vivono 1.790 persone ma oltre 500 sono emigrati negli ultimi anni.
Anche nelle grandi città l’emigrazione è significativa: 38.731 palermitani, 23.701 catanesi, 14.743 messinesi e 9.800 siracusani vivono fuori dall’Italia. La provincia di Agrigento è al primo posto con 160 mila espatriati, seguita da Licata (17.437), Palma di Montechiaro (12.196) e Favara (10.574).
Fenomeni nuovi: emigrano anche i nonni
Non sono solo i giovani a lasciare l’Isola. Sempre più anziani, soprattutto over 65, seguono figli e nipoti in un progetto di ricongiungimento familiare inverso. Tra i siciliani residenti all’estero, il 22,2% appartiene a questa fascia d’età. Al tempo stesso, il 22,4% ha tra i 18 e i 34 anni, mentre circa il 40% degli iscritti all’Aire è registrato per nascita, a testimonianza di una generazione che cresce lontano dalla Sicilia.
Un futuro incerto
L’emigrazione non solo svuota l’Isola di forza lavoro e competenze, ma compromette il tessuto sociale di interi territori. I comuni siciliani si ritrovano con una popolazione anziana, mentre i giovani e le famiglie scelgono di costruire il proprio futuro altrove. È una sfida demografica che richiede interventi urgenti per invertire la tendenza e valorizzare le opportunità economiche e sociali della regione.