Sabato 9 novembre 2024, si terrà presso il Cimitero di Guerra del Commonwealth di Siracusa una cerimonia di commemorazione per onorare i caduti delle due Guerre Mondiali e dei conflitti successivi.
Siracusa fu il primo capoluogo italiano a cadere in mano alleata. I primi giorni dello sbarco causarono molte vittime. Molte tombe del “cimitero inglese” appartengono a uomini delle forze aviotrasportate che tentarono di atterrare a ovest della città nella notte tra il 9 e il 10 luglio1943, quando venti di burrasca costrinsero in mare 60 dei 140 alianti utilizzati e ne spinsero altri lontano dai loro obiettivi. Questi caduti furono inizialmente sepolti nel cimitero comunale; ma a fine anno si cominciò a pensare a un sacrario. Nel 1953, a seguito dell’accordo stipulato a Roma tra l’Italia e il Commonwealth, vennero istituiti sul suolo nazionale 51 cimiteri di guerra, di cui 3 in Sicilia (gli altri due a Catania e Agira), gestiti dalla Commonwealth War Graves Commission.
Il cimitero siracusano contiene 1.059 vittime della Seconda guerra mondiale, 134 delle quali non identificate. Oltre ai militari del Commonwealth (985 britannici, 41 indiani, 7 sudafricani, 5 australiani, 4 canadesi, 1 neozelandese) vi sono anche 3 soldati greci, 2 olandesi e sei di nazionalità sconosciuta. Inoltre vi sono sepolte le ceneri di alcune vedove di guerra inglesi, che hanno espressamente richiesto alla Commissione di essere tumulate accanto ai mariti.
Il cimitero, progettato da Louis De Soissons, è aperto da un porticato con il tabernacolo. Vi è poi il campo santo, suddiviso in due file parallele di quattro settori. E sul fondo campeggia una grande croce latina di marmo bianco. All’interno della struttura vi sono quattro monumenti, uno recante l’iscrizione “Ritenuto di essere seppellito in questo cimitero“ ed altri “La loro gloria non sarà mai cancellata“. Le lapidi, poste verticalmente, secondo la tipologia dei cimiteri anglosassoni, presentano un numero romano, una lettera maiuscola ed un numero che indicano rispettivamente, il settore, la fila e la tomba, oltre al nome, la data di morte, l’età, il simbolo della religione professata, il distintivo del corpo di appartenenza ed il grado del soldato. Il cimitero è stato visitato nel 1955 da Winston Churchill e nel 1990 dal Principe Edoardo, Duca di Kent.
La cerimonia di sabato prossimo al Cimitero di Guerra del Commonwealth di Siracusa avrà inizio alle ore 11:00, in ricordo del momento in cui, l’11 novembre 1918, i cannoni della Prima Guerra Mondiale, “La Grande Guerra”, cessarono il fuoco.
Ogni anno, la Gran Bretagna e le Nazioni del Commonwealth si riuniscono in questo periodo per ricordare i sacrifici di coloro che persero la vita in difesa della libertà.
La commemorazione è organizzata da Ian Harrison, cittadino britannico residente a Siracusa, la cui storia rappresenta un legame profondo tra la Gran Bretagna e il capoluogo aretuseo. Ha prestato servizio nelle forze armate del Regno Unito, portando avanti una lunga tradizione familiare. Suo padre combatté nella Seconda Guerra Mondiale, e le generazioni precedenti hanno contribuito con onore alle forze armate britanniche sin dal XIX secolo. Questa giornata è per lui un modo per onorare le loro memorie e rafforzare i vincoli tra l’Italia ed il Regno Unito.
Alla cerimonia commemorativa, in cui verranno esposte 200 fotografie degli eroi di guerra che riposano nel Cimitero di Guerra di Siracusa, parteciperà una delegazione di militari americani della NAS Sigonella che sarà accompagnata dal Responsabile delle Relazioni Esterne della NAS, Alberto Lunetta.