“Entro 150 metri dalla costa non è possibile costruire: la Corte costituzionale conferma un divieto sacrosanto, stabilito dalla nostra normativa ma sul quale il centrodestra ha provato ripetutamente ad entrare a gamba tesa”.
Lo dice Jose Marano, parlamentare regionale del Movimento Cinquestelle e vicepresidente della commissione Ambiente, Territorio e Mobilità all’Ars.
“Dopo anni di mobilitazione, esposti, denunce pubbliche e battaglie in aula – prosegue Marano – arriva una sentenza storica che non è solo un traguardo giuridico. È una vittoria culturale per chi ha scelto di difendere il paesaggio costiero, patrimonio di tutti, contro gli interessi di pochi. Per troppo tempo il centrodestra siciliano ha cercato di smantellare le regole, mascherando sanatorie come semplificazioni. Ma il cemento non è progresso e la deregulation non è sviluppo. È devastazione ambientale e speculazione”.

“Finalmente – conclude la parlamentare regionale – viene ribadito un principio rispetto al quale non possono esserci deroghe, né trucchi o interpretazioni. Solo il rispetto della legge e del nostro territorio. Ora tocca a noi vigilare sull’applicazione reale della norma. Nessuno pensi di tornare indietro con altri sotterfugi. La linea è tracciata: la costa va protetta, non svenduta”.