“La riflessione che viene proposta parte da lontano, perchè in Assemblea costituente il tema delle carriere dei magistrati, ed in particolare del ruolo del pubblico ministero, fu un tema molto dibattuto, quindi non si può far risalire solo al confronto, o secondo alcuni lo scontro, tra politica e magistratura che c’è stato a partire dagli anni ’90”. Lo ha detto il professor Francesco Paterniti, associato di Diritto costituzionale all’Università di Catania intervenendo questa mattina all’incontro organizzato dall’Osservatorio giuridico dell’Arcidiocesi di Siracusa, dall’Ordine degli Avvocati di Siracusa e dall’Unione giuristi cattolici di Siracusa alla Fondazione Sant’Angela Merici su “Verità e processo”.
Ad aprire i lavori è stato il presidente della Fondazione Sant’Angela Merici, don Alfio Li Noce, che ha portato i saluti e ha letto il messaggio dell’arcivescovo, mons. Francesco Lomanto: “Il rapporto fra verità e processo è un tema che mi è molto presente ogniqualvolta, da Vescovo, sono tenuto ad amministrare la giustizia nella Chiesa. Dicevo, al riguardo, durante l’ultimo Natale del Giurista in Tribunale: «Stare dalla parte della luce significa ricercare la verità senza mai stancarsi, difenderla con determinazione, affermarla con fermezza. La ricerca della verità, per il tramite del processo che è lo strumento di cui fruite, richiede una sapiente investigazione, una prudente valutazione delle prove, un illuminato discernimento delle posizioni in gioco. Ma sempre la verità s’impone per forza sua stessa ed è il traguardo per chi percorre le vie della giustizia». E aggiungevo: «laddove non c’è ricerca della verità non c’è giustizia, dove non c’è giustizia c’è persecuzione, dove non c’è giustizia non c’è pace. La ricerca della verità che conduce alla giustizia, invece, ristabilisce la pace, la fraternità sociale, il rispetto – prima che delle regole – delle persone»”.
Dopo i saluti del presidente dell’Ordine degli avvocati, Antonio Randazzo, alla prima parte, moderata dall’avv. Ottavio Palazzolo, sono intervenuti il professor Salvatore Amato, docente emerito di filosofia del diritto; il dottor Gabriele Patti, magistrato ordinario del Tribunale di Siracusa; don Gianluca Belfiore, direttore dell’Osservatorio giuridico diocesano. “Un tema attuale e un tema centrale per l’amministrazione della giustizia, la ricerca della verità per il tramite del processo – ha detto don Gianluca -. Abbiamo esaminato tutte le peculiarità dei processi, anche canonici, per guardare quali sono le possibilità di perseguire una verità sostanziale attraverso l’accertamento processuale ed in questo tramite ci sono anche le posizioni delle varie parti nel processo ed i vari ministeri del Tribunale: dell’accusa, della difesa, la giustizia requirente e giudicante. Una serie di figure che compongono il mondo della giustizia e che mirano all’accertamento della verità attraverso il processo”.
Subito dopo la tavola rotonda alla quale sono intervenuti il dottor Marco Bisogni, componente del Consiglio Superiore della Magistratura; l’avvocato Giuseppe Gurrieri, presidente della Camera Penale di Siracusa; il dottor Andrea Palmieri, Procuratore Aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa; l’avvocato Valerio Vancheri; il dottor Calogero Commandatore, primo referendario del Tar Sicilia. L’incontro è stato moderato dalla dottoressa Concetta Grillo. “Oggi il tema della separazione delle carriere – ha detto il professor Francesco Paterniti, associato di Diritto costituzionale all’Università di Catania – assume particolare rilievo, vista la proposta di revisione costituzionale che riguarda la separazione delle carriere, e probabilmente gli elementi che sono stati introdotti negli anni a partire dalla riforma del codice processuale sul modello accusatorio o la riforma del testo costituzionale con l’introduzione del principio del giusto processo, meritano questo approfondimento o questa revisione per riportare il giudice giudicante nel suo ruolo di imparzialità e di terzietà ed il pubblico ministero tra le parti, sebbene una parte molto particolare perchè deve ricercare la verità nel senso più ampio del termine. Penso che sia un’occasione di riflessione importante per aggiungere qualche riflessione in più sul tema”.