L’ufficio del lavoro di Siracusa ha rinviato al 16 maggio la conclusione della procedura di licenziamento collettivo per 79 lavoratori tra Misterbianco e Siracusa di cui è Monalisa avrebbe ribadito la volontà di sancire la chiusura del call center ove operano 27 lavoratori in maggioranza donne e part time.
I sindacati hanno ribadito al tavolo che la procedura è interamente viziata e di fatto nulla ed impugnabile dai lavoratori che saranno licenziati, e ciò potrebbe avere effetti devastanti per l’intera azienda anche alla luce che, interessando le province di Siracusa e Catania, la procedura doveva essere regionale .
La Filcams al tavolo dell’ufficio del lavoro, ha duramente stigmatizzato il comportamento dell’azienda, “che – dice il sindacato – solo a conclusione della difficile vertenza, ha esplicitato parzialmente le ragioni e le conseguenze per i lavoratori, che a norma dell’art. 4 comma 3 della legge 223/91, avrebbe dovuto rendere chiaro già all’apertura della procedura di licenziamento collettivo”.
Sotto l’ufficio del lavoro in sit-in i lavoratori del call center di Siracusa, che organizzati dalla Filcams che già li aveva chiamatiad una giornata di sciopero, hanno, nel rispetto della cittadinanza, manifestato il rifiuto di veder chiudere il call center di Siracusa.
“Abbiamo dichiarato al tavolo dell’ufficio del lavoro, che la Filcams non potrà mai avallare il licenziamento occulto dei 27 lavoratori del call center di Siracusa – ha detto il segretario Stefano Gugliotta – Trasferire un part time di Siracusa che guadagna appena 500 euro mensili a Misterbianco, gravando sullo stipendio le spese di viaggio, ed inoltre decurtargli lo stipendio con i contratti di prossimità del 30 %, nei fatti vuol dire costringerlo alle dimissioni,e ciò non è accettabile, anche alla luce che Monalisa Contact non ha mai dimostrato lo stato di crisi, aprendo di fatto un licenziamento collettivo a preventivo su una possibile e mai dimostrata crisi che potrebbe verificarsi. La Provincia di Siracusa non può permettersi di perdere 27 posti di lavoro che permettono di vivere a 27 famiglie; auspichiamo da parte dell’azienda la redazione di un piano industriale di rilancio che preveda anche con il concorso degli enti locali, la salvaguardia dei posti di lavoro su Siracusa . La Filcams con i lavoratori di Siracusa, su questo si impegnerà fino in fondo.