La scritta “Deus caritas est“, e poi due mani e al centro il pane. Questi i simboli che caratterizzano il logo della mensa della parrocchia San Tommaso apostolo al Pantheon di Siracusa.
Il logo è frutto del concorso di idee dell’Istituto superiore “Alessandro Rizza” che ha coinvolto tre classi ad indirizzo grafica e comunicazione: la 3AW, la 3BW e la 4AW.
Il concorso è stato promosso per creare un progetto grafico in grado di sintetizzare con un logo l’identità della mensa, che quest’anno compie i vent’anni di servizio quotidiano e si ispira ai valori dell’impegno cristiano. Il logo doveva trasmettere il valore del volontariato, dell’accoglienza e della carità. La vincitrice è stata Aurora Fazio 3AW, premiata con una tavoletta grafica.
“Abbiamo pensato di concretizzare quanto la mensa da 20 anni porta avanti: l’accoglienza ai nostri fratelli in difficoltà attraverso la provvidenza ed il volontariato – ha detto don Massimo Di Natale, parroco della chiesa di San Tommaso apostolo al Pantheon -. E’ una esperienza che contraddistingue la parrocchia del Pantheon, che vede coinvolti anche i cittadini che contribuiscono con il loro donare e fanno sì che quanti bussano quotidianamente siano accolti da un sorriso e da un abbraccio forte. Abbiamo voluto creare un logo che rappresentasse il servizio che la comunità svolge dal 2005. Un servizio ininterrotto, per 365 giorni l’anno. Abbiamo voluto mettere in evidenza che Dio è amore. Un amore che si concretizza con una comunità aperta, che accoglie tutti, senza escludere nessuno. La Provvidenza è di casa al Pantheon: un servizio di volontariato che non guarda neanche le festività ma si prodiga quotidianamente”.

Il dirigente scolastico, prof. Pasquale Aloscari, ha sottolineato: “Quando gli studenti si cimentano sotto la guida degli insegnanti i risultati si vedono. L’indirizzo di grafica è un fiore all’occhiello: qualche anno fa un nostro ragazzo, poi purtroppo deceduto in un incidente, vinse il concorso per il logo della biblioteca comunale. Poi padre Massimo, docente qui e parroco del Pantheon, ci coinvolge quotidianamente: la mensa dei poveri è proprio qui davanti la scuola. Quindi i ragazzi hanno la possibilità di vedere questa realtà di servizio dove c’è un’umanità sofferente con la quale bisogna rapportarci”.
Alla mensa ci sono 4-5 volontari ogni giorno. Lo chef, ormai in pensione, Marco Cavicchioli da quattro anni è “in servizio” alla mensa: “Tutti fanno quello che c’è da fare: da lavare i piatti, a cucinare un pollo, a preparare i sacchetti. Io sono andato in mensa per una conferma: ho trovato un ambiente che mi ha stupito e mi ha dato la forza di venire tutti i giorni e mettere a disposizione il mio tempo da pensionato. Vengo dal settore, ma qui ho imparato tanto. Prepariamo da mangiare con quello che c’è e siamo costretti ad inventare perchè viviamo di donazioni. Nessuno di noi volontari si tira indietro”.